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al testo di Loredana Savelli
Le Langhe
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Si procede a passo d’uomo. Nella cascina scoppietta l’alloro. Sui muri rimbalzano vibrazioni da antichi suoni. Si confida nell’immanente.
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Nando
- 22/11/2015 10:15:00
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Una poesia simbolica, disseminata di parole chiave, alcune di matrice filosofica e cristiana. Così la notte, la nebbia, il procedere lento, limmanenza terrena di quei colori e di quel calore sembrano confortare linquieta desolazione di un procedere non sapendo se vi sia unorigine a giustificare il freddo fuori e dentro quella stessa nebbia, se vi sia unorigine che componga in un arcobaleno le possibili drammatiche frattura di quelle diversità... Uninquietudine notturna nellanima (qui diviene evocativo il nome di Pavese) forse anche lei tradita dal canto di quel gallo, un canto che sembra chiudere nel sepolcro della disperazione ogni speranza di riscatto di una possibile luminosa Eternità. Ciao, Lory.
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Alberto Becca
- 21/11/2015 18:57:00
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Una nebbia fittissima, ostinata, imperforabile, è presente nel cuore e nell anima di molte persone.. una nebbia, un muro che divide questa fetta di umanità da cio che è vero e da cio che e bello, una nebbia persistente, fuori stagione, che nessun faro di automobile o lampione puo attenuare.. una nebbia avvolgente e devastante..E strano ma nel del del Po, nella "bassa" pianura fra Ferrara e Bologna oggi le nebbie fitte, paurose, degli anni 60/70 non ci sono piu.
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Rosa Maria Cantatore
- 21/11/2015 14:59:00
[ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]
Nella terra di Pavese, cè nato mio padre: lì ho trascorso le mie vacanze estive da piccola e da adolescente e, nei tuoi versi fortemente evocativi, lho ritrovata intatta quella terra- la memoria di quella terra. Un saluto :) RM
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